Da Monti a Verdini il passo non è breve

Cronaca differita dell’Assemblea nazionale di Scelta Civica

verdini-vs-monti

Il 7 ottobre si è riunita l’Assemblea nazionale di Scelta Civica che aveva all’ordine del giorno una relazione del Segretario Zanetti e il congresso del partito.

Tra il 26 settembre (data della prima convocazione alle ore 23 settembre) e il 7 ottobre ci siamo impegnati nella raccolta delle disponibilità di chi non condivide la scelta dei vertici del partito di costituire un gruppo parlamentare con Ala di Verdini e il Maie (che è contrario al governo).

È chiaro che la genesi dell’assemblea è il congresso e che i suoi componenti sono in gran maggioranza appartenenti alla lista di Zanetti. Comunque valeva la pena di onorare questo appuntamento per esprimere una posizione diversa (diciamolo: opposta).

Il passo che ci ha portati da Monti a Verdini non è un passo breve ma soprattutto non rappresenta certo un “salita in politica”.

È chiaro che molti di noi non possono concordare con questo passaggio e non lo accetteranno mai.

Al nostro appello, su una lista di 106 componenti inviata dalla segreteria nazionale ad Antonio Rassu della Base Civica, hanno risposto 37 componenti. Alcuni di questi hanno rinnovato la tessera 2016 in quanto non l’avevano ancora fatto.

A questi membri si aggiungevano una dozzina di membri tra segretari regionali e parlamentari di Scelta Civica.

In tutto una cinquantina di persone hanno quindi aderito alla proposta di proporre una visione diversa per il futuro del partito di Scelta Civica.

L’assemblea ha quindi visto contrapporsi due mozioni: quella di Zanetti ha avuto 63 voti, quella di Mazziotti 39. (non 50 per alcune contestazioni formali sul tesseramento e perché qualcuno non ha votato).

Il dibattito ha comunque evidenziato una differenza tra le due posizioni che prefigurano scenari e riferimenti diversi e inconciliabili nonostante ci siano alcuni passaggi che potrebbe cambiare decisamente lo scenario politico: in primis il risultato del referendum e la legge elettorale.

In ogni caso la proposta di Zanetti è di tattica politica (dove prevale il contingente e il presente), quella di Mazziotti di strategia interessata a preservare il patrimonio di valori fondativi e proiettata ad un futuro di più lungo e largo respiro.

Come Base Civica abbiamo preferito la proposta di futuro rispetto a quella del contingente. Abbiamo preferito Monti a Verdini.

Altre considerazioni sul tema: prima che il gallo canti

Be the first to comment

Leave a Reply