VOUCHER ADDIO

Oggi Davide Pozzo ha chiesto il voucher in tabaccheria. Non li vendono più. Un decreto li ha cancellati.

Gentiloni, che sosteniamo, ha detto chiaramente che si tratta di una decisione di opportunità politica. Sono una risposta sbagliata a un’esigenza giusta. Oggi la risposta a un’esigenza giusta è no, perché c’è un congresso di un partito “democratico”.

Ma chi sono quelli che hanno una giusta esigenza a cui dare una risposta?

Il gruppo Civici Innovatori, che ha presentato tanti emendamenti per dare una risposta “giusta” a un’esigenza “giusta”, cosa può fare adesso?

Ieri il gruppo lavoro dell’Incubatore Politico si è riunito. Ha partecipato anche Mara Mucci, attiva per emendare e trovare soluzioni. Ho in vario modo sentito Monchiero, Quintarelli e Mazziotti.

Piercamillo sta ragionando su questo tema con altri. Ha raccolto dati che mostrano come il 23% dei voucher è stato usato per persone disoccupate. Negli altri casi si trattava di prestazioni assolutamente accessorie.

Non voglio entrare nel merito di quel 23% dello 0,2% del monte ore lavorate in Italia.

Mi correggo… entriamo nel merito di quel 23%. Che cosa sarà di loro da oggi? Perché dietro ai numeri ci sono le persone. Quali sono le loro storie? Ci sono sfruttamento e sopruso o un modo per integrare un sussidio di disoccupazione, senza perderne il diritto? Sono un modo per alternare studio e lavoretti? C’è la risposta semplice a un imprevisto per l’azienda? Perché l’azienda è anche un imprenditore che la manda avanti.

Il voucher prevede una piccola assicurazione e una quota previdenziale che nella prestazione occasionale non esistono. Eppure la prestazione occasionale può coprire ancor più facilmente il nero. Non richiede nessuna forma contrattuale, nessuna segnalazione…

A questa stregua tutto è potenzialmente dannoso.

Perché non aboliamo tutto, anche la politica, per una semplice questione di opportunità politica? C’è un congresso da preservare e non lo si può sporcare con dibattiti “politici” sulla vita dei cittadini.

A noi questi cittadini interessano. A noi le famiglie che hanno bisogno della babysitter o di un aiuto saltuario per la mamma malata interessano. Le imprese – quelle cattive organizzazioni che esistono solo per frodare lo Stato – interessano. E ci interessa lo Stato che piega la testa a un’opportunità “politica” oggi e forse anche domani e dopodomani.

Quello che mi aspetto da questo gruppo Civico è che spenda qualche soldo, qualche ora, qualche neurone per trovare il modo migliore per dire queste cose da qui al giorno in cui quel decreto andrà in aula. Che cerchi i compagni migliori per raccontare insieme queste storie. Quelli che queste storie le vogliono raccontare nel mondo della comunicazione. Che cerchi quelle persone che un lavoro effimero, piccolo, fragile l’hanno perso.

Che significa altrimenti far politica se non ascoltare, capire e dar voce?

 

racconta la tua storia sui voucher: ci interessa… movcivico@gmail.com

2 Comments

  1. Semplice commento: ho cambiato oltre 20 contratti di lavoro in 19 anni.
    Mai oltre il triennale.
    La questione è che la situazioen da precario è PESSIMA, ma non avere nessuna tutela, nessuna garanzia è ancora peggio.
    Il vero dramma è non costruire una flexsecurity che programmi e copra le esigenze di chi un lavoro lo vuole ma non è in grado di averlo con continuità e non è in grado quindi di avere pensioni integrative e salari certi.
    FlexSecurity è la priorità.
    I Vaucher (o loro surrogati) sono una soluzione solo se inserita in una profonda politica del lavoro, mirante ad attirare investimenti e crescita nel nostro paese creando condizioni economie per gli investimenti e certezze agli investitori.
    Nel mondo fanno così, noi diamo la CIG per 10-20 anni a persone che poi stanno a casa, si deprofessionalizzano ed escono dal mercato.

  2. Ho fatto utilizzare voucher x prestazioni occasionali in biblioteche consorziate ed eventi culturali (sostituzioni ferie, periodi di prova prima della stipula di un contratto).
    Tutte esigenze giustificabili e previste x un lavoro occasionale ex accessorio. Ora cosa faccio?
    Non possono lavorare in nero, se succede qualcosa quali danni si generano? Chi Paga l’assicurazione verso i terzi? Chi paga il costo sociale di un errore?
    Grazie

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