ALLA FINESTRA

Ci sono tempi eccezionali che richiedono uno sforzo visionario. La pandemia ha imposto uno di questi momenti di svolta.

10/1/21  di Luca Monti

 

Non vorrei che un’importante scadenza, com’è il congresso, ci costringesse solo all’introspezione. Giusto ma insufficiente.

Questo loop mi ricorda quello del personaggio della caverna di Platone che osserva le ombre del fuori ma ne rimane prigioniero. La posizione che occupiamo ci consente una grande libertà: non siamo coinvolti né responsabili di azioni di governo.

È come se stessimo nella nostra piccola casa con il dubbio se accontentarci di rassettarla, abbellirla, metterla in ordine o aprire porte e finestre e giocare la partita, anche con chi ci è vicino, con i nostri vicini di casa. Quanti sono e chi sono?

Partiti, movimenti, associazioni e gruppi che hanno la nostra visione, o una molto vicina e simile. Penso ad Azione, Italia Viva che sono partiti, a Base (Sito Base) che coinvolge personalità di contenuti e proposte, a Copernicani che ha lanciato una call specifica (Sito Copernicani) a Officine Italia (Sito Officine) ma anche Rena e tante altre realtà…

La strada è quella del Next Generation EU contrapposta al Recovery Plan di Governo.

Italia Viva, partito oscillante tra governo e opposizione, ha presentato le sue osservazioni al Ministro dell’Economia.

 

Se questo è lo scenario dei vicini, tornando alla nostra casa mi chiedo se non ci possa essere un percorso parallelo tra la necessaria attività di proposta del Congresso e quella del contesto che la scadenza del Next Generation EU pone.

 

Un partito, che non vuole essere solo di protesta ma di proposta, non può sottrarsi alla sfida di costruire una propria idea di società e di mettere in campo le proprie relazioni per riuscire a costruire percorsi comuni con potenziali alleati, allargando, sfidandoli sul terreno delle idee.

Questa capacità è politica. È quello che distingue la tattica dalla strategia.

 

La capacità di visione non può bastare, serve di più.

La società aperta non esiste in natura, va costruita.

I contenuti richiedono approfondimento, confronto e di percorsi di realizzazione. Se altri sembrano più attrezzati, più avanti e più dentro, non vedo tra i nostri interlocutori quella capacità politica per fare sintesi, per legare insieme, per superare gli ostacoli che il protagonismo e l’ambizione di alcuni.

 

Siamo capaci di tracciare questa prospettiva e lanciare questa sfida dentro e fuori +Europa?

Vogliamo farlo?

 

 

 

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