TRA I DUE O TRE DUELLANTI…

Se il voto rispecchierà le proporzioni delle sottoscrizioni… servirà un piano B

 

La metà degli iscritti aventi diritto di voto al Congresso ha sottoscritto le liste.

Lo scenario indica chiaramente, se questo valesse come un sondaggio, che nemmeno due liste in coalizione possono raggiungere la maggioranza, se non in un caso (arancio + giallo per non far nomi).

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Quale ragionamento ne conseguirebbe, se il 14 febbraio – il giorno dopo il voto dei delegati – si profilasse uno scenario simile? Anche solo vagamente. Considerando che anche la lista Territori conseguisse l’accesso al voto, come immagino e spero.

 

 

Di certo la Lista Energie Nuove, che ha dichiarato – al netto delle alleanze possibili con altre liste – di avere un candidato segretario, avrebbe solo il compito di aggregare altre liste a suo sostegno e a sostegno del candidato segretario Pizzarotti. Forse basterebbe, visto che ci sono anche altre cariche statutarie.

Invece Immagina e Next Generation, che hanno un equilibrio tra loro ma non una maggioranza, dovrebbero avere la capacità di attirare a sé un’altra lista, meglio due, per arrivare a conseguire il risultato.

Forse la Lista Territori diritti e libertà… non avrebbe particolari resistenze rispetto all’indicazione di uno dei due leader delle due maggiori (oggi uno è segretario, l’altro presidente ed entrambi sono deputati) ma le altre?

Europa in Comune ha messo nero su bianco che gradisce, anzi vuole, una incompatibilità tra cariche elettive e ruoli di vertice del partito.

Scossa Liberale? Interessante scoprirlo.

È evidente che le sottoscrizioni non sono voti ma un piccolo brivido lo fanno correre ai “candidati in pectore”.

Forse serve un vero Piano B: rimescolare le carte uscendo dallo schema e anche dalle candidature pesanti verso altre figure meno note ma futuribili.

L’abito fa il monaco qualche volta. Serve anche un profilo di un certo tipo.

Il consiglio di chi è fuori dai giochi – e noi lo siamo di certo per principio fin dal principio – è quello di trovare un candidato che sappia fare sintesi, aggregare e proporre un percorso condiviso di rilancio e rinnovamento.

Se si leggono le proposte, forse meglio “i propositi”, presenti nei documenti programmatici, sono molte le cose che uniscono e poche quelle che differenziano.

E quindi… un passo indietro è necessario per prendere la rincorsa e fare il salto.

 

Luca Monti

I Non Allineati

 

Post-scriptum cattivello

I NON Allineati non hanno toccato palla. Non abbiamo tessere, solo idee. Ci aspettavamo – invano – qualche dibattito e confronto pubblico aperto e organizzato dal partito. Nulla. Ciascuno ha i suoi voti e le sue sottoscrizioni. Il resto non conta. I voti a quanto pare si pesano e contano di più nel congresso di +Europa che nelle contese elettorali, sempre e solo quando almeno si partecipa.

 

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